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La patologia gastrica, ruolo dell'ecografia


Lo stomaco può esser la sede di diverse patologie dell'addome,

Ciononostante, raramente viene incluso come parte dell'ecografia dell'addome superiore, con l'ecografista che comunemente vi risponderà alla richiesta di come sta il vostro di stomaco con un" non si può vedere lo stomaco con l'ecografia".

Questa affermazione tuttavia non è del tutto corretta, perchè se è vero che alcune patologie (lesioni ulcerose o piccole lesioni tumorali nascoste nelle pieghe del viscere) possono sfuggire con facilità all'esame ecografico ed essere identificate con assoluta certezza solamente dalla gastroscopia, oppure non esser identificate (l'incontinenza cardiale che determina alcune forme di reflusso) per i limiti insiti in quella che rimane una metodica morfologica e non funzionale (ovverosia capace di vedere come lavorano le valvole antireflusso), è anche vero che con l'ecografia risulta ben apprezzabile la regione antrale (compreso il piloro), è identificabile la presenza di una ernia iatale da scivolamento, perchè lo scivolare del giunto nei piani sopradiaframmatici modifica l'anatomia del giunto gastroesofageo (GEJ) e, con la distensione idrica dello stomaco (carico idrico di 250ml e rivisitazione entro 15minuti dall'assunzione del bolo idrico), è possibile studiare gran parte del corpo e fondo gastrico, potendo almeno provare a rileva alterazioni delle pareti (nella gastrite si osserverà l'ispessimento infiammatorio, è noto che lo spessore normale è attorno a 5-7mm) ed in condizioni di lettura favorevoli, come quelle sottostanti, si possono isolare espansi tumorali e non, erosioni della parete come nel caso delle ulcere gastriche

Esempi di diversi espansi aggettanti il lume, son tutte lesioni cancerose in diverso grado di sviluppo, non solo per le dimensioni ma anche e soprattutto per il grado di infiltrazione delle pareti

Hambridge & collaboratori hanno dimostrato che è possibile esplorare l'antro gastrico, la porzione più bassa dello stomaco, nel 100% dei casi.

Più difficile studiare il corpo e fondo. In questi casi, oltre al digiuno da almeno 4-6h, può risultar utile l'ingestione di un carico idrico di 250-500mLal momento dell'esame accompagnata dalla immediata esplorazione della loggia gastrica

In queste immagini, distendendo con il carico idrico lo stomaco, le pareti appaiono uniformemente sotto i 5-7mm con l'eccezione del tratto tra le freccie ispessito, con un leggero minus superficiale, si tratta di una gastrite ulcerosa della regione corpo-antrale

In questo secondo caso l'ulcera, erode la parete in maniera significativa, la identificazione condusse alla gastroscopia, la quale con indagini bioptiche dedicate condusse all'identificazione di un cancro retrostante.

In questa immagine, patologia tipicamente neonatale, ispessimento settoriale della regione antropilorica, è il caso di una stenosi serrata del piloro.

Finiamo con l'ernia iatale. Patologia comune, interessando approssimativamente il 15% della popolazione, con una marcata incidenza in soggetti tra 50 e 70anni di età, il suo profilo clinico dominante è conosciuto come GERD o gastroesofagite da reflusso.

Si caratterizza per bruciori gastrici, lesioni più o meno erosive del tratto terminale dell'esofago, disturbi vagali (dal singhiozzo a crisi dolorose toraciche che possono mimare la sensazione di un'angina o un'aritmia cardiaca) più o meno importanti, infiammazione delle vie respiratorie e faringe, quando il reflusso è significativo. Talvolta le alterazioni funzionali inducono una dispepsia funzionale con meteorismo (gonfiore addominale e flatulenza) più o meno doloroso.

Aliotta, et coll. in studi dedicati hanno riportato che vi è un'elevata probabilità di aver innanzi una ernia iatale da scivolamento in presenza della mancata visualizzazione del GEJ, nonchè l'aumento di spessore dello iato oltre i 16mm.

E' difficile classificare ernie iatali appena pronunciate se non nei neonati ove la visibilità del giunto, più facile, permette di identificare una lunghezza <2cm del giunto quale indicatore di ernia iatale.

Nei soggetti adulti normali si ammette che il GEJ debba sempre essere visibile e che lo spessore dello iato in corrispondenza del diaframma non debba superare i 7–10 mm.

In queste due immagini il giunto GEJ appare caratterizzato da distensione oltre la norma 18mm, e la sovradistensione meteorica, balloniforme, tipica di una ernia iatale di media e importante entità rispettivamente.

In definitiva, pur NON risultando la metodica best standard, lo rimane la esofagogastroscopia, anche per la possibilità di eseguire, laddove necessario delle biopsie, e talvolta di procedere alla cauterizzazione di lesioni come ulcere sanguinanti o polipi, benigni o maligni, superficiali, in alcune patologie, la esecuzione di una ecografia gastrica può costituire un'ausilio diagnostico utile a rafforzarne la necessità.

La sua semplicità di esecuzione anche solo come prima linea di diagnosi può arricchire la classica ecografia dell'addome superiore ed in taluni casi condurre ad una diagnosi conclusiva di patologie comuni come quelle sopra esemplificate.

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